Mondo magico
sabato 21 luglio 2012
venerdì 4 maggio 2012
I Mezzelfi
Pur non essendo propriamente degli elfi , i mezzelfi vengono trattati per via delle loro ascendenze elfiche . Ogni mezzelfo ha sangue elfico almeno per metà ; se si incrocia di nuovo con un elfo , rimane sempre un mezzelfo , a prescindere da quando è avvenuta l’ibridazione con l’altra specie . I mezzelfi che non si riproducono con altri elfi , diluendo ulteriormente la purezza del sangue , sono considerati dagli elfi non appartenenti alla loro razza ; questi meticci non hanno nessuna delle abilità normalmente attribuite ad elfi e mezzelfi. A volte i mezzelfi non sono pienamente accettati dalle comunità elfiche o umane , questo li rende spesso tristi , introversi e amareggiati . I più fortunati , invece , sono ben accetti in entrambe le società , che li trovano , anzi , particolarmente affascinanti . Ciò dipende in larga misura dalla personalità del singolo e dal tipo di gruppo con cui entra in contatto . In genere i mezzelfi sono anche semi umani , perché il patrimonio genetico degli elfi si incrocia con successo solo con quello degli uomini . Per la maggior parte , i mezzelfi derivano dagli elfi alti . La ragione è semplice : gli elfi marini non vivono nello stesso ambiente degli uomini , gli elfi silvani si darebbero alla fuga o si nasconderebbero , mentre i drow ucciderebbero chiunque sia tanto stupido da fidarsi di loro . Peraltro possono sempre crearsi situazioni particolari che
gli elfi di questo tipo sono più robusti degli altri e si abbronzano , sono solitamente scambiati per degli umani . Si muovono a loro agio nei boschi e spesso diventano ranger : volendo vivere ai margini della società , questa è per loro la scelta più naturale . I figli degli elfi oscuri sono i mezzelfi più strani , con la pelle nerastra ed i capelli bianchi . La loro provenienza è chiara a tutti e di solito non trovano rifugio né tra gli elfi né tra gli uomini . Quel che è peggio è che vengono perseguitati anche dai drow , ansiosi di lavare l’onta di quel vergognoso incrocio . Quando si accoppiano due mezzelfi , i figli somiglieranno ai genitori . Qualora i genitori siano di sotto razze diverse : 50% caratteristiche di entrambi ; 25% del padre e 25% della madre .Ovviamente , i mezzelfi faticano ad integrarsi . Spesso vivono ai margini della società , perché esiste un mal celato razzismo nei loro confronti sia tra gli elfi che tra gli uomini e in entrambi i casi per loro è difficile inserirsi pienamente . Molti fondano comunità indipendenti di mezzelfi , i mezzelfi inferiori a loro ; possono tollerarne la presenza , ma li ritengono soltanto degli uomini longevi , pur non arrivando ad espellerli non li fanno mai sentire a loro agio , nemmeno da piccoli , e non piangono certo quando se ne vanno . Pare che né gli uomini né gli elfi sappiano riconoscere le autentiche doti dei mezzelfi . Vivendo più a lungo degli uomini i mezzelfi possono capire il punto di vista degli elfi , ma nel contempo possono comprendere l’inspiegabile fretta di vivere degli uomini . Sono pertanto degli ambasciatori ideali tra le due razze . Possono appartenere a qualsiasi classe ed avere personalità poliedriche . Purtroppo sia gli elfi che gli umani non riescono a dimenticare l’impuro connubio da cui derivano e rinunciano spesso ad un importante occasione per capirsi . Per via di questa difficoltà a farsi accettare da una società o dall’altra , finiscono per diventare dei vagabondi e solitari che stanno un po’ con gli elfi ed un po’ con gli uomini , quando vengono maltrattati dai primi si rifugiano dai secondi e viceversa . Conoscono i vantaggi di entrambe le comunità .
lunedì 30 aprile 2012
Leggende e curiosità sulle fate
Il Regno delle Fate
Dove si trova il regno delle Fate?
A volte appena sopra l'orizzonte, a volte sotto i nostri piedi.
In ogni paese del mondo c'è un regno delle Fate; quindi ci sono Fate italiane, Fate americane, Fate francesi, Fate russe, Fate inglesi etc.etc.
Nel Galles pensano che il regno delle Fate si trovi in un'isola, nel canale di San Giorgio, al largo della costa del Pembrokeshire.
Gli Irlandesi chiamarono Hy Breasail l'isola fantasma che, secondo loro, si trovava ad ovest e che secondo loro accoglieva il regno delle Fate.
Mentre per i britannici l'isola fantastica è l'isola di Man.
Ma la più famosa delle isole magiche è senz'altro l'isola di Avalon. Il leggendario Re Artù si dice vi sia stato incoronato e che in seguito, ferito a morte, vi sia stato portato per essere curato da quattro Regine delle Fate, e che il suo corpo immerso in un magico sonno sia nascosto nel cuore di una collina dell'isola.
Il Regno delle fate può svelarsi all'improvviso in qualsiasi luogo, luminoso e scintillante, e sparire con la stessa rapidità.
Terrapieni, forti e colli antichi sono le altre dimore tradizionali delle Fate, e a riprova di ciò, la parola gaelica che indica le Fate è Sidhe, che significa popolo delle colline.
Le pareti delle caverne scelte dalle Fate per dimora, trasudano gocce dorate. Ogni collina ha il suo Re e la sua Regina; di solito, però, sono legati da un vincolo di fedeltà a un Gran Re, dei quali il più conosciuto, l' "Oberon " dei poemi cavallereschi medievali, deve la sua bassa statura ad una maledizione che gli fu lanciata durante il battesimo.
Le isole non sono tutte uguali, alcune galleggiano sull'acqua, altre sono appena sotto la superficie e spuntano solo di notte, oppure una sola volta ogni sette anni. O ancora, parecchi metri sotto l'acqua, ma solo in apparenza, la zona dove sorge l'isola è completamente asciutta, ma circondata da un muro d'acqua a mò di scogliera.
Al largo della costa del Galles, si dice che a volte si possano scorgere i " Verdi Prati dell'Incanto ", una terra che si intravede appena sotto la superficie del mare, ricoperta di alberi e fiori ed erba, fra gli steli e i fili nuotano i pesci.
Molti laghi del Galles proteggono dal mondo esterno le dimore delle fate, nascondendole alla vista degli esseri umani.
Oppure, come nel caso della Dama del Lago, la superficie d'acqua è solo un'illusione creata per proteggere da occhi estranei l'ingresso della propria dimora.
Dove si trova il regno delle Fate?
A volte appena sopra l'orizzonte, a volte sotto i nostri piedi.
In ogni paese del mondo c'è un regno delle Fate; quindi ci sono Fate italiane, Fate americane, Fate francesi, Fate russe, Fate inglesi etc.etc.
Nel Galles pensano che il regno delle Fate si trovi in un'isola, nel canale di San Giorgio, al largo della costa del Pembrokeshire.
Gli Irlandesi chiamarono Hy Breasail l'isola fantasma che, secondo loro, si trovava ad ovest e che secondo loro accoglieva il regno delle Fate.
Mentre per i britannici l'isola fantastica è l'isola di Man.
Ma la più famosa delle isole magiche è senz'altro l'isola di Avalon. Il leggendario Re Artù si dice vi sia stato incoronato e che in seguito, ferito a morte, vi sia stato portato per essere curato da quattro Regine delle Fate, e che il suo corpo immerso in un magico sonno sia nascosto nel cuore di una collina dell'isola.
Il Regno delle fate può svelarsi all'improvviso in qualsiasi luogo, luminoso e scintillante, e sparire con la stessa rapidità.
Terrapieni, forti e colli antichi sono le altre dimore tradizionali delle Fate, e a riprova di ciò, la parola gaelica che indica le Fate è Sidhe, che significa popolo delle colline.
Le pareti delle caverne scelte dalle Fate per dimora, trasudano gocce dorate. Ogni collina ha il suo Re e la sua Regina; di solito, però, sono legati da un vincolo di fedeltà a un Gran Re, dei quali il più conosciuto, l' "Oberon " dei poemi cavallereschi medievali, deve la sua bassa statura ad una maledizione che gli fu lanciata durante il battesimo.
Le isole non sono tutte uguali, alcune galleggiano sull'acqua, altre sono appena sotto la superficie e spuntano solo di notte, oppure una sola volta ogni sette anni. O ancora, parecchi metri sotto l'acqua, ma solo in apparenza, la zona dove sorge l'isola è completamente asciutta, ma circondata da un muro d'acqua a mò di scogliera.
Al largo della costa del Galles, si dice che a volte si possano scorgere i " Verdi Prati dell'Incanto ", una terra che si intravede appena sotto la superficie del mare, ricoperta di alberi e fiori ed erba, fra gli steli e i fili nuotano i pesci.
Molti laghi del Galles proteggono dal mondo esterno le dimore delle fate, nascondendole alla vista degli esseri umani.
Oppure, come nel caso della Dama del Lago, la superficie d'acqua è solo un'illusione creata per proteggere da occhi estranei l'ingresso della propria dimora.
Gli animali delle fate
Le Fate amano in modo particolare gli animali, e li usano spesso come esca per chiamare a se gli uomini.
Può succedere, per esempio, che uno splendido cervo dalle corna d'oro si faccia inseguire a lungo da un cacciatore, che si troverà nel folto del bosco e vedrà apparire una dama bellissima.
Altre volte, invece, sarà un uccello tutto bianco, oppure una farfalla o addirittura un magnifico unicorno ad attirare un uomo o una ragazza verso la signora della foresta che vuole incontrarli.
Servitori e amici delle fate, gli animali hanno con loro un legame profondo:
non per niente molte di esse a volte sono costrette in certi mesi dell'anno a trasformarsi in bestie.
E quando diventano topi, serpi, rospi, cerbiatte, pesci, lucertole perdono i loro consueti poteri correndo gli stessi rischi di un animale autentico.
Gli uomini che le salvano in queste circostanze salvandole da trappole, fucili oppure dal morso di una volpe guadagnano la loro eterna gratitudine e grandi ricompense.
Una antica leggenda dice che alcune Fate usano trasformarsi in animali grazie a un abito fatto con le piume o della pellicce della bestia prescelta, quando poi si spogliano della veste magica riprendono il loro aspetto normale.
Può succedere, per esempio, che uno splendido cervo dalle corna d'oro si faccia inseguire a lungo da un cacciatore, che si troverà nel folto del bosco e vedrà apparire una dama bellissima.
Altre volte, invece, sarà un uccello tutto bianco, oppure una farfalla o addirittura un magnifico unicorno ad attirare un uomo o una ragazza verso la signora della foresta che vuole incontrarli.
Servitori e amici delle fate, gli animali hanno con loro un legame profondo:
non per niente molte di esse a volte sono costrette in certi mesi dell'anno a trasformarsi in bestie.
E quando diventano topi, serpi, rospi, cerbiatte, pesci, lucertole perdono i loro consueti poteri correndo gli stessi rischi di un animale autentico.
Gli uomini che le salvano in queste circostanze salvandole da trappole, fucili oppure dal morso di una volpe guadagnano la loro eterna gratitudine e grandi ricompense.
Una antica leggenda dice che alcune Fate usano trasformarsi in animali grazie a un abito fatto con le piume o della pellicce della bestia prescelta, quando poi si spogliano della veste magica riprendono il loro aspetto normale.
Gli abiti delle fate
Cosa vede una fata quando si guarda allo specchio?
A volte il viso di una ragazza, altre volte le rughe di una vecchia,
la lingua biforcuta di una serpe, le ali bianche di una farfalla...
non per niente la capacità di mutare d'aspetto e di dimensioni è una delle loro caratteristiche principali.
Ma anche se si divertono a mostrarsi agli uomini nei più strani travestimenti,
le Fate sono in genere bellissime ed eternamente giovani,
risplendono lievemente al buio e amano portare ricchi gioielli e abiti sontuosi,
lunghi fino a terra per mascherare uno dei loro grandi difetti (molte fate hanno zoccoli caprini al posto dei piedi).
Ci sono tuttavia anche fate del tutto insensibili al fruscio e al luccichio delle gemme preziose:
le timide e solitarie fate dei boschi e delle foreste.
Indossano semplici tuniche bianche o verdi oppure abiti fatti di foglie e di fiori freschi,
quando non vanno in giro coperte soltanto dai loro lunghissimi capelli.
A volte il viso di una ragazza, altre volte le rughe di una vecchia,
la lingua biforcuta di una serpe, le ali bianche di una farfalla...
non per niente la capacità di mutare d'aspetto e di dimensioni è una delle loro caratteristiche principali.
Ma anche se si divertono a mostrarsi agli uomini nei più strani travestimenti,
le Fate sono in genere bellissime ed eternamente giovani,
risplendono lievemente al buio e amano portare ricchi gioielli e abiti sontuosi,
lunghi fino a terra per mascherare uno dei loro grandi difetti (molte fate hanno zoccoli caprini al posto dei piedi).
Ci sono tuttavia anche fate del tutto insensibili al fruscio e al luccichio delle gemme preziose:
le timide e solitarie fate dei boschi e delle foreste.
Indossano semplici tuniche bianche o verdi oppure abiti fatti di foglie e di fiori freschi,
quando non vanno in giro coperte soltanto dai loro lunghissimi capelli.
Le case delle fate
Nessuno meglio delle fate è capace di arredare una casa in modo confortevole:quelli che sono stati invitati nei loro palazzi e castelli, o che sono riusciti a entrarci di soppiatto, raccontano che mobili lussuosi e tende di seta abbelliscono salotti e saloni, camere da letto e immense stanze da pranzo, dove spesso suona un'orchestra invisibile.
Eppure, a guardarle dall'esterno, nessuno direbbe che le case delle fate siano così sontuose: infatti somigliano a capanne cadenti o a modeste fattorie, ma solo in apparenza, perché a farle sembrare tali è ovviamente un loro incantesimo.
Ancor più spesso, però, le fate scelgono di costruire le loro case nelle viscere della terra. E allora solo l'imboccatura di una grotta o una fessura nel terreno segnalano l'esistenza delle magnifiche dimore sotterranee.
Si racconta che al suo interno vi sia un castello incanta dove vivono le fate, per uscire, si servono di due antichi pozzi scavati tra le rovine di una fortezza.
"Buche delle Fate" si chiamano anche le antiche aperture nelle pareti di tufo o di roccia che si vedono nei dintorni di molti paesi del Lazio.
Eppure, a guardarle dall'esterno, nessuno direbbe che le case delle fate siano così sontuose: infatti somigliano a capanne cadenti o a modeste fattorie, ma solo in apparenza, perché a farle sembrare tali è ovviamente un loro incantesimo.
Ancor più spesso, però, le fate scelgono di costruire le loro case nelle viscere della terra. E allora solo l'imboccatura di una grotta o una fessura nel terreno segnalano l'esistenza delle magnifiche dimore sotterranee.
Si racconta che al suo interno vi sia un castello incanta dove vivono le fate, per uscire, si servono di due antichi pozzi scavati tra le rovine di una fortezza.
"Buche delle Fate" si chiamano anche le antiche aperture nelle pareti di tufo o di roccia che si vedono nei dintorni di molti paesi del Lazio.
Occhi di ambra,
Ali di cristallo,
nella brezza di inizio primavera
le fate danzano
nel cerchio di fuoco.
Vivono invisibili,
alcune si librano leggere nell aria
tra i capelli dorati
intrecciano fili d' erba e fiori
Dee della natura,
conoscono i desideri piu segreti,
se hai la fortuna di vederle
non meravigliarti se poi
fuggono via
in un battito d'ali
Ali di cristallo,
nella brezza di inizio primavera
le fate danzano
nel cerchio di fuoco.
Vivono invisibili,
alcune si librano leggere nell aria
tra i capelli dorati
intrecciano fili d' erba e fiori
Dee della natura,
conoscono i desideri piu segreti,
se hai la fortuna di vederle
non meravigliarti se poi
fuggono via
in un battito d'ali
lunedì 23 aprile 2012
Fairy Oak
Fairy Oak è una serie di romanzi di genere fantasy scritti dalla giornalista e scrittrice Elisabetta Gnone, già conosciuta per aver ideato la serie a fumetti W.I.T.C.H.
La serie è costituita da otto romanzi (disponibili in versione Ridotta, Deluxe e Raccolta) pubblicati dalla De Agostini in Italia e tradotti anche in lingua spagnola.
Un anno al villaggio-il diario di Vaniglia e Pervinca
Trama
La storia è ambientata nel villaggio di Fairy Oak, nella valle di Verdepiano, dove convivono pacificamente sia umani privi di poteri magici (detti "Nonmagici") che maghi, streghe ed esseri fantastici, suddivisi tra "Magici della Luce" e "Magici del Buio". La storia è narrata in prima persona dalla fatina "Sefeliceiosaròdirvelovorrò", chiamata semplicemente Felì, la fata-tata delle protagoniste. Il nome del villaggio, Fairy Oak, deriva dalla presenza di una quercia (chiamata solo Quercia) (Oak in inglese, mentre fairy significa fatata) nella piazza principale del villaggio, attorno alla quale quest'ultimo si è sviluppato.
Va notato in tutta la serie il rapporto particolare che c'è tra Luce e Buio: quest'ultimo non è infatti visto come il male, ma i due poteri si ispirano alla natura. La luce può essere identificata con l'estate, la primavera, la calma, mentre il buio può essere ricollegato all'inverno, l'autunno e la tempesta. La luce crea, il buio fa sparire. I due poteri sono ugualmente necessari, poiché il mondo non potrebbe vivere di sola estate né di solo inverno. Vi sono ovviamente delle differenze marcate sia nei tipi di magia, che nei modi di attivazione degli incantesimi fra Luce e Buio.Esiste inoltre una bimba chiamata Shirley Poppy, che ha sia il potere del buio sia il potere della luce.
Il segreto delle Gemelle
L'incanto del Buio
Il potere della Luce
Capitan Grisam e l'amore
Gli incantevoli giorni di Shirley
Flox sorride in Autunno
Addio, Fairy Oak
Caratteristiche dei romanzi
Potere del buio
I Magici del Buio sono ottimi combattenti e difensori, ma anche fabbri,come ad esempio Ortensia Pollimon che è una vera artista nel manovrare il ferro.
Potere della luce
La Banda del Capitano
Descritta nel terzo libro della Trilogia, la Banda del Capitano è il nome sotto il quale i bambini del villaggio di Fairy Oak si riuniscono in onore di Capitan Talbooth (la cui morte viene narrata nel terzo libro). Il loro covo segreto è la Baracca del Capitano (visitabile, come molti altri luoghi, all'interno del sito della Saga) che in seguito diverrà anche un museo in onore dello stesso capitano.
Personaggi
Vaniglia "Babù" Periwinkle: sorella gemella di Pervinca, Vaniglia è una strega della Luce: è stata innamorata di Grisam, e in seguito ha iniziato una relazione con Jim. Vaniglia è stata soprannominata "Babù" perché sua sorella le ha urlato così quando l'ha vista per la prima volta: ha i capelli del colore del pane. Babù è l'opposto di sua sorella, sempre gentile ed educata, e disubbidisce solo quando strettamente necessario. È allegra, femminile, prudente, sensibile, delicata e ordinata; colleziona matite, penne e gommine. Ama le mareggiate, i castelli diroccati e i fiori blu. È anche lei una migliore amica di Flox Pollimon, e ha anche molta affinità con Shirley. Invaghitasi del inventore Jim Burium, aspetterà per cinque anni il suo ritorno in quanto prima di partire lui le ha promesso che si sarebbero sposati. A quindici anni decide di diventare una scrittrice, cosa che le riesce molto bene.
Sefeliceleisaràdirvelovorrà, detta Felì: la fatina babysitter delle gemelle Periwinkle, proveniente dal regno delle Rugiade d'Argento e narratrice della storia. Al tempo dell'esame per essere scelta come fata-tata aveva 965 anni. Sbadata, ligia al dovere e dal cuore tenero, spesso cede alle pretese delle sue bambine. Molto materna e protettiva nei confronti di Vaniglia e Pervinca, partirà insieme al mago del tempo Barbo Tagix. Felì è fatta di luce, indossa un abitino di nuvola e i suoi capelli sono di rugiada.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikxLtjsjPIAt-CyQly4-UhU44drN6kEsZoeIBU9EmWFYDslAKn0rW5n1eE-J_pTKEQFjTfptxvLHc1kBib2dC-rncVX7aH6ZHgIwQO08B0lk27FjlTeGm87oKIkVHy7Gfcno05at05W54/s1600/6qgmeg%5B1%5D.jpg)
Grisam Burdock: mago del Buio e altro amico delle gemelle, ha un carattere simile a quello di Pervinca. Capo della Banda del Capitano, diventerà il fidanzato di Pervinca; in origine anche Vaniglia ne era innamorata. Ogni anno, il mattino dopo la festa del Principio, raccoglie gli oggetti buttati nei falò dai cittadini e li porta nella grotta dietro la cascata, dove vive un lupo chiamato Tempo, guardiano della grotta, e dove molto tempo prima Scarlet-Violet e Mentafiorita si preparavano per la festa in cui si sarebbero specchiate nel torrente Baran. Grisam è il nipote di Duff, ed è il figlio di Vic e Marta. Ha quattro anni in più delle gemelle.Nell libro addio Fairy Oak alcuni cittadini pensano che sarebbe stato un successore perfetto del sindaco
Shirley Poppy: è l'amica artista di Vaniglia, originale, indipendente e creativa. È figlia di Abeerdeen, una bellissima attrice e di Edgar, un pittore, e nipote di Malva. Shirley è l'Infinito Potere, cioè possiede sia il potere del Buio che quello della Luce. La prima volta che dà mostra dei suoi poteri è quando Vaniglia, umiliata dopo aver visto l'incontro fra Pervinca e Grisam nel primo libro, decide di rifugiarsi alla scogliera, per poi prendere invece la strada per la fattoria dei Poppy. Lì incontra Shirley, che balla vestita con gli abiti da attrice di sua madre e interpreta "Madama Farfalla", trasformando le erbe campestri in fiori rigogliosi. Durante l'ultima battaglia contro il Nemico, il Terribile 21, è lei che completa i due Poteri, posizionandosi al centro del cerchio creato da Vaniglia e Pervinca e toccando delicatamente il centro del cerchio luminoso. Ha un cane, Barolo, un topolino, Mr. Berry e una gru, Antenna, che rappresentano il coraggio, l'amore e la lungimiranza. Inizialmente ha paura del mare. Non frequenta la scuola ma prende lezioni da un rospo, Rannock Moore, che lei chiama Pvofessor Vocabolavio perché ha la erre moscia come Acanti. Shirley intreccerà una relazione con Thomas Corbirock.
Lillà dei Sentieri detta anche Lalla Tomelilla: è la strega più potente del villaggio ed è la zia delle gemelle. È stata la bambina della fata-tata Neve (morta per salvare le sue bambine, Dalia e Tomelilla). Neve è stata anche la fata-tata dei figli di Scarlet-Violet e Mentafiorita e delle generazioni future e la prima fata-tata della storia. Lei e Duff Burdock provano l'una per l'altro un sentimento speciale, che Tomelilla confida a Felì e, a malincuore, anche alle gemelle, nel primo mistero, Capitan Grisam e l'Amore. Nonostante sia una strega della Luce, da giovane era aspra e ribelle come sua nipote Pervinca. Una sua carissima amica è un drago bianco, Naim.
Dalia dei Sentieri: madre delle gemelle, sorella di Lalla Tomelilla. Un tempo era una strega, ma ha rinunciato ai suoi poteri magici per trascorrere una vita Nonmagica con Cicero, un umano normale. Ha un carattere somigliante a quello di Vaniglia, sensibile, dolce e delicato.
Cicero Periwinkle: papà delle gemelle, stimatissimo meteorologo del villaggio. È un grande amico di Duff Burdock e la sua specialità culinaria sono le crêpes (che prepara ogni domenica). Fuma la pipa e non possiede poteri magici. Nel secondo libro, "L'Incanto del Buio", trasformato in un falco da Duff Burdock salverà Vaniglia (trasformata in una tartaruga) da un emissario del Nemico a sua volta trasformato in falco, rimanendo gravemente ferito al petto.
Duff Burdock: zio di Grisam, molto amico di Cicero e mago del Buio, molto bravo a ricordare i nomi delle piante. Anche lui, come Tomelilla, è molto rispettato al villaggio, anche se nel terzo libro, "il Potere della Luce", viene temuto da alcuni cittadini, per via di alcuni scatti bruschi che ha verso la diffidenza degli abitanti. È vedovo: si è sposato a 20 anni con una graziosa strega del buio di nome Oleander, scomparsa durante uno degli attacchi del Terribile 21. Duff la cercherà per molti anni, e, quando tornerà,le dedicherà la sua barca ma diverrà grande amico di Tomelilla. Tomelilla e Duff provano amore reciproco, ma nessuno dei due riuscirà mai a dichiararsi. Duff donerà a Lillà una piuma color fico e le farà capire di essre innamorato di lei, purtroppo senza esito.
Vic e Marta Burdock: genitori di Grisam e proprietari della "Bottega delle delicatezze". Sono entrambi Nonmagici.![](https://lh3.googleusercontent.com/blogger_img_proxy/AEn0k_t_nPnOFSHUBK307WFKnN022fyYzT8aYxfEH8yhVLl3lrt-lRNAWxnpGitL4ff1kOJ2kIImn4Vnb6o6ScYehsPWANz7o0U2lFTnettSjpfriKdXqEYAS1T3nVZmAac9WUlI5tENAfegwDi4XmTEcOhHRx_rgE0VcPnTrQ8=s0-d)
Ortensia Pollimon: zia di Flox e strega del Buio. Per lei il ferro non ha segreti e possiede una collezione di statuette. Nel terzo libro, "il Potere della Luce", sarà lei a liberare Jim Burium, l'inventore di Aberdurville, dalla prigione, invitandolo a prendere un tè.
Pancrazio e Adelaide Pimpernel: il sindaco del villaggio e sua moglie. Il primo è chiamato "orco" per via del suo umore, e la seconda "faccia-di-fagiano", dato che ama applicare sulla pelle del viso una crema di bellezza di fagiano. La famiglia quindi è ironicamente chiamata "orchi-facce-di-fagiano".
Scarlet Pimpernel: figlia del sindaco e discendente di Scarlet-Violet Pimpernel (dalla quale ha preso il nome), presentata come antipatica, impicciona, smorfiosa, arrogante e pettegola. È una Nonmgica, sgradita a tutta la famiglia Periwinkle tranne a Tomelilla, che la difende dicendo che "con i genitori che si ritrova, è un miracolo se quella ragazzina non morde". Quando infastidisce troppo Pervinca, la ragazza è solita trasformare Scarlet in qualcosa che "striscia e tace", incantesimo che poi è Vaniglia a dover disfare.
Capitan Talbooth: vecchio capitano in apparenza burbero, ma con un cuore d'oro. Dice di essere stato il capitano nella Marina Reale e aveva trovato il Secondo Libro Antico in mare. Morirà nel terzo libro, e in suo onore la piazza del porto viene chiamata "Piazza William Talbooth", anche se per Grisam e la Banda sarà la "Piazza del Capitano". Nel testamento lascerà ad ogni abitante di Fairy Oak un ricordo. Grisam riceverà il baule che l'aveva tanto incuriosito durante l'ultimo racconto del Capitano, scoprendò che in realtà Capitan William E. Talbooth era stato davvero a capo della Marina Reale ma che prima dell'attacco dei pirati (e il conseguente naufragio sulle coste di capo Aberdur), si chiamava Capitan W. Edward Temby. Aveva una famiglia ed una vita agiata,con una moglie, Anna, a cui la Banda scrive una lettera, e quattro figli: Stewart, Emily, Robin e Sophie-Marie. Talbooth era il nome del cane del Capitano. Il Capitano è stato molto legato a Fidiven, la fata di Flox, che morirà lo stesso anno per salvare la sua bambina, proprio come Neve che morì per salvare la vita a Dalia e a Tomelilla.
Jim Burium: uno straniero proveniente da Aberduville, dice di avere 18 anni mentre in realtà ne ha 16 ed è scappato da casa sua dopo aver scoperto che il nonno era un pirata (che,tra l'altro,ha affondato la nave di Capitan Talbooth). È un brillante inventore e ha una particolare attrazione verso Vaniglia, poi ricambiata. Nel quarto mistero Jim partirà e tornerà cinque anni dopo,proprio nel giorno della partenza di fata Felì, per trasferirsi definitivamente a Fairy Oak.
Sophie Littlewalton: bambina amica delle gemelle, è il più piccolo membro della banda. Sophie ha 6 anni ed è una bambina Nonmagica. È molto dolce ma nel terzo libro rivelerà di avere un cuore da leonessa.
Soffiododicisofficisoffidivento, detta Fidiven: la fatina babysitter di Flox che muore in seguito all'ultima battaglia, nel terzo libro, sacrificandosi per salvarla. Era molto legata al Capitano Talbooth.
Miricorderòditeturicordatidime detta Ditetù è "l'ottimista" del gruppo delle fatine
Sentoipollicicheprudono detta Prud buffa e brontolona quando la conosciamo aveva paura di volare, Quattropetaliacuorehoportatoperte detta Etali è la prima fatina conosciuta da Feli'(è la tata di Nepata e sua sorella) e Vegliosulfiorchefiorirà detta Sulfior: altre fatine babysitter, amiche di Felì.
Ombralievedineveviene o Neve: è stata la prima fata babysitter della storia, e si occupò di Scarlet-Violet Pimpernel e di Mentafiorita Dei Sentieri, fondatrici del villaggio, mentre in seguito si prese cura anche di Lalla Tomelilla e Dalia Dei Sentieri.
Scarlet-Violet Pimpernel, Mentafiorita Dei Sentieri e Duffus Burdock: i protagonisti del Primo e del Secondo libro antico, che narrano la storia del villaggio durante uno degli attacchi più feroci del Terribile 21.
Spifferospigliatodelventoinnamorato o Piffero: è la nuova fatina di Flox. In seguito alla morte di Fidiven prenderà il suo posto e, per consolare Felì per la perdita della cara amica, citerà un antico testo scritto da Neve. È molto simpatica e allegra.
Francis Corbirock: mago della luce, è un membro della banda, è innamorato di Nepeta ed è testardo e simpatico.
Thomas Corbirock detto Tommy: fratello di Francis, mago della Luce. Tommy ha lo stesso carattere di Vaniglia, paziente, gentile, confortante e calmo, ed inizialmente è innamoratissimo di lei, anche se nell'ultimo libro si fidanzerà con Shirley.
Robin Windflower detto Scricciolo: un membro della Banda del Capitano, mago del Buio. Adora il mare e la barca che un tempo fu del Capitano Talbooth e che gli è stata lasciata in eredità. È agitato, piccolo e ossuto. Il capitano oltre a essere il suo mito era un suo grande amico. Robin balbettava, ma dopo esser diventato amico del capitano la sua balbuzie è scomparsa. Il suo fratellino non è riuscito a nascere, perciò sua madre gli si è attaccata ancora di più.
Joe Shuanmà: guardiano della scuola "Horace Mc Crips", aiuta la
Banda del Capitano a svelare il mistero di capitan Talbooth nel libro Capitan Grisam e l'Amore. Joe è molto ingenuo e buono, tormentato da tutti i ragazzi di Fairy Oak.
Filadelfo McMike: il miglior liutaio di Fairy Oak, ama la musica e il suo cane Fiddle, che in seguito morirà nell'aprile prima dei 15 anni delle gemelle; soprannominato da tutti "Rosicchio" o "Muffa" per il suo vizio di rosicchiare tutto. Dopo la morte di Fiddle, al signor McMike venne regalato un altro cucciolo, che chiamerà Fiddle secondo.
Butomus: mago della Luce e calzolaio di Fairy Oak, intrattiene i suoi clienti facendo ballare con la magia la scarpe. In Addio, Faiy Oak è costretto a fabbricare di nuovo tutte le scarpe sinistre delle persone.
Crategus Oban: amante della pesca che non può pescare poiché a 16 anni perse la gamba destra. Si limita a raccogliere i ricci per mangiarli, cosa che Vaniglia non sa, poiché scoppierebbe a piangere di tristezza. È lui a far scomparire tutte le scarpe sinistre dal villaggio nell'ultimo libro.
Melissa, Celastro e Cecilia Buttercup: sono tre fratelli: Cecilia è nonmagica perché ancora troppo piccola per avere poteri, mentre Celastro è golosissimo e cicciottello, con le mani appiccicose di cioccolato o marmellata. Melissa fa parte della Banda,e si trasforma in una rondine.
Nepeta Rose: strega della Luce amica delle
gemelle, è romantica, paurosa e svampita ed è innamorata di Francis.
Trova un autentico divertimento ciò che lei chiama "Il gioco delle
coppie perfette": aveva un quaderno nel quale segnava i nomi di coloro
che,ci giurava,da grandi si sarebbero fidanzati o addirittura sposati.
Salvia Rose e Billy Corbirock: Salvia è la sorella maggiore di Nepeta, è buffa e divertente ed ha un anno in più delle gemelle. Billy è il più piccolo dei Corbirock.
Salvia Rose e Billy Corbirock: Salvia è la sorella maggiore di Nepeta, è buffa e divertente ed ha un anno in più delle gemelle. Billy è il più piccolo dei Corbirock.
Primula Pull: è la sarta del villaggio, descritta come una donna rubiconda, apparentemente molto amica di McMike, poiché nel quarto e sesto libro sta a braccietto con lui. Inoltre in Capitan Grisam e l'amore viene detto che lei aiuterà McMike ad uscire ed a portare a spasso il suo cane ed lo porterà a passeggio, giacché stava sempre in casa.
Euforbia Flumini: è la preside della scuola "Horace McCrips". È severa, e nel secondo libro convoca Pervinca in presidenza perché ha trasformato Scarlet in una vipera.
Margherita De Transvall: professoressa di matematica, scienze e algebra alla scuola "Horace McCrips", ha ottenuto che i suoi allievi studiassero le sue materie a memoria, anche senza capirle. Interroga tutti i giorni e appioppa brutti voti come se fossero medaglie.
Signorina Lilliflora: professoressa di arte e colori e l'insegnante preferita da Flox.
Rex:é il ragno da compagnia di Pervinca, ed abita con lei da più di due anni
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